Martedì, 12 febbraio, la piccola Emma Watson è stata intercettata dai paparazzi mentre andava a pranzo a Beverly Hills con il suo presunto nuovo fidanzato, uno spilungone capellone con la giacca di pelle.
Problemi suoi. Non ci riguardano. Non vogliamo nemmeno sapere che faccia abbia.
Il mese scorso Emma Watson ha completato a Beverly Hills le riprese di The Bling Ring, il nuovo film di Sofia Coppola (Lost In Translation) che uscirà il prossimo giugno e che molto probabilmente sarà presentato al prossimo Festival di Cannes (15-26 maggio).
Oggi invece è nelle edicole italiane, sulla copertina del numero di Vanity Fair.
Non l’abbiamo comprato, ma sappiamo che nell’intervista dice che a volte ha l’impressione che la moda metta in ombra l’industria cinematografica e che gli Oscar siano un prolungamento delle passerelle, e che non l’è piaciuto come i media abbiano trattato Kristen Stewart per il tradimento ai danni del suo fidanzato Robert Pattinson, ‘sto cornuto.
Testimonial di prestigiosi marchi, da Burberry a Lancome, la piccola Hermione sostiene che non creerà mai un profumo che porta il suo nome.
Infine, ha dichiarato che la gente tende ad identificarla ancora con la piccola Hermione di Harry Potter, ma in realtà lei si sente più simile sia al personaggio che ha interpretato in Noi Siamo Infinito, sia a quello di The Bling Ring, cioè una ladra di ville, tossica e ribelle.
Noi Siamo Infinito esce domani, 14 febbraio, e nelle ultime ore MP2 Pictures Italia ha rilasciato un paio di scene sottotitolate in italiano che potete vedere qui sotto…
Ho visto The Perks of Being a Wallflower due mesi fa in inglese e mi è piaciuto moltissimo. Emma Watson ha dato prova di buona maturità artistica e nemmeno per un secondo mi è venuta in mente Hermione Granger. Un film che affronta l’emarginazione e l’esclusione negli adolescenti in modo un po’ alternativo con una slida trama e personaggi non stereotipati. Toccante, soave e leggero al tempo stesso. Stra-bravo Ezra Miller!!!!!
Bella anche la soundtrack.
“slida” starebbe per solida, ho scordato una “o”, sorry! ;)